Settimana della Comunicazione d'Impresa

Tra le Pagine del Made in Italy


'Libri e Storie per raccontare l’Impresa'

Nella testimonianza di Ascai ALL'edizione 2018 della 'SETTIMANA DELLA COMUNICAZIONE D'IMPRESA'
PASSATO PRESENTE E FUTURO di un GIORNALISMO AZIENDALE in cerca di una nuova identità

(Roma, 23 novembre 2018) Nell'ambito della 'Settimana della Cultura d'Impresa 2018', Ascai ha partecipato a una tavola rotonda organizzata dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell'Università La Sapienza per stimolare una discussione sul fenomeno della letteratura e delle pubblicazioni aziendali
A confronto le testimonianza di esperti ed esponenti del mondo imprenditoriale e associativo, affiancati da autori ed editori di settore. Monografie istituzionali o prodotti editoriali dedicati a specifiche attività d’impresa, biografie e storiografie, opere di narrativa a tema aziendale, edizioni di prestigio, libri strenna e giubilari, cataloghi di mostre, opere fotografiche e multimediali, insieme ad altri generi “minori”: queste le molteplici espressioni di un filone editoriale sui generis, che offre un pregnante documento di cultura e comunicazione del Made in Italy.
In occasione dell’incontro, è stato presentato il progetto “OMI Sapienza”, volto a creare una collezione dedicata ai libri aziendali di carattere culturale e istituzionale nella sede del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale in collaborazione con l’Osservatorio Monografie d’Impresa dell’Università degli Studi di Verona.

Vecchi e nuovi media. La vera sfida è saper generare contenuti e apprendimento
Il Presidente di Ascai, Maurizio Incletolli, ha svolto una relazione dedicata all'editoria e al giornalismo d'impresa, analizzando stato e tendenze di un fenomeno interessato da una forte evoluzione, indotta principalmente da un'innovazione tecnologica senza precedenti. Necessaria quindi la rimodulazione di una professione che interessa in prima persona i comunicatori aziendali e che condiziona strategie e processi di produzione e diffusione dell'informazione di marca imprenditoriale.
"E' innegabile - ha affermato Incletolli - che l progressivo abbandono dell’uso della comunicazione scritta su carta, a beneficio soprattutto dell’informazione in video, rappresenti più che un campanello d’allarme per organizzazioni – come le aziende di media dimensione –  che scontano purtroppo ritardi nella riconversione dei loro messaggi sui nuovi media, i quali vantano senza dubbio un più alto grado di efficacia nel dialogo con la clientela e con gli stessi dipendenti. Nelle imprese i magazine online che nascono dal cartaceo sembrano più aperti alla condivisione rispetto alle pubblicazioni native digitali. Ma c’è ancora molto da fare affinché house organ e newsletter realizzate dalle aziende italiane per i loro dipendenti riescano a sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Occorre muoversi sempre più verso formule social di condivisione del prodotto editoriale, purché modulate secondo esigenze e contesti aziendali. Resta poi il terreno ancora poco esplorato della produzione di contenuti crossmediali.
La comunicazione aziendale nel futuro? Secondo il Presidente di Ascai "oggi consiste più che mai nella riscoperta di valori che l’innovazione tecnologica difficilmente è in grado di sostituire.  E il riferimento va all’esigenza di privilegiare una relazione più diretta tra impresa e persone, puntando su un loro coinvolgimento emozionale, che rispetti al tempo stesso le culture individuali". "Ancora una volta, e ammesso che si abbiano validi contenuti da comunicare, perché questo - ha concluso Incletolli - è in fondo oggi il vero problema delle organizzazioni, la risposta possibile alla domanda è legata alla scelta del giusto mezzo o canale di informazione e dell’impatto che questo può generare sulla capacità di apprendimento dei destinatari della comunicazione".