Breve storia di una Crisi annunciata
Origini evoluzione e tendenze dell’editoria aziendale
RIPERCORSE NEL RACCONTO DEL PRESIDENTE DI ASCAI 'DALLA CARTA AL WEB'
FINALISTA VINCITORE DELLA SEZIONE WEB DEL PREMIO GIORNALISTICO INTERNAZIONALE 'ARGIL 2017'
Oltre la metà delle aziende italiane pubblica ancora oggi almeno un periodico. Tra queste il 20% ha un’edizione solo cartacea, il 55% integra alla carta anche l’online e il 25% opera esclusivamente online. Le pubblicazioni cosiddette ‘native digitali’, ovvero quelle che non raccolgono l’eredità di una versione tipografica, dimostrano di aver colto solo parzialmente le reali potenzialità offerte dalle tecnologie, riguardo alla capacità di interazione con il lettore e alle opportunità di coinvolgerlo nella produzione dei contenuti e nella condivisione delle notizie: i nuovi periodici nativi digitali non sembrano infatti attualmente superare per “capacità di attivazione” del lettore i periodici “migrati digitali”, cioè quelli che hanno affiancato o sostituito le tradizionali testate cartacee.
Sembra ormai irreversibile la migrazione sulla Rete di giornali e riviste aziendali, sia riservati ai dipendenti, sia con diffusione estesa alla clientela o, comunque, a una readership esterna. E questo nonostante tutti i limiti del web journalism e le resistenze di carattere culturale dell'editoria tradizionale, che ogni anno perde punti e lettori in favore di quella digitale. Pure se i sostenitori della carta paiono sempre più arroccati in una sorta di linea Maginot, è altrettanto vero che format e contenuti in versione web restano un terreno ancora tutto da esplorare, specie sul fronte delle versioni “social”, la cui gestibilità è ben più critica se il periodico è indirizzato all’interno dell’azienda.
Per ripercorrere e comprendere le complesse vicende vissute dalla pubblicistica aziendale, soprattutto quella dedicata ai dipendenti, proponiamo in questa pagina un estratto della pubblicazione 'Dalla Carta al Web' curata dal Presidente di Ascai, vincitore per la sezione Web del Premio giornalistico internazionale Argil 2017.