Comunicatori Giornalisti?

Le Nostre Ragioni di un 'No'


RETECOM, la rete CUI ADERISCE ASCAI CON le piu' importanti associazioni della comunicazione e del management, SPIEGA ATTRAVERSO IL SUO BLOG PERCHE' E COME SI STA BATTENDO per evitare una vera e propria 'deportazione contributiva' dei comunicatori nell'alveo del SISTEMA previdenziale dei giornalisti italiani 

 

Quando nell’autunno del 2019 le sette organizzazioni che con Ascai rappresentano oggi ReteCoM, la Rete tra le Associazioni per la Comunicazione e il Management, scesero in campo alzando gli scudi a difesa dei propri iscritti, l’hashtag fu #INPGIancheNO. Da allora ReteCoM motiva punto per punto il perché di quel no, con la richiesta di un Tavolo Tecnico permanente con Istituzioni e Parti sociali.
In attesa di quel confronto non più rinviabile, la Rete vuole sottolineare perché il ventilato trasferimento dei contributi di migliaia di Comunicatori dall’INPS all’INPGI si tradurrebbe in un’operazione non solo iniqua e ma anche inefficace sul piano economico. Un’operazione legislativa di natura puramente contabile provocherebbe effetti penalizzanti, sia per i professionisti della Comunicazione, in termini di orizzonte pensionistico, sia per il Fondo pensione lavoratori dipendenti INPS, in termini di minori entrate contributive. Un’operazione legislativa che lascerebbe non pochi dubbi considerato che le risorse derivanti dai contributi dei comunicatori sarebbero destinati ad una cassa previdenziale di natura privatistica, che per anni ha concesso trattamenti previdenziali ed assistenziali eccessivamente generosi.
I dubbi sono tanti, così come tante sono le domande cui chiediamo risposte. Per comprendere e contribuire al dibattito in modo costruttivo, ReteCoM ha elaborato – su dati e informazioni di fonti ufficiali INPS e INPGI – un raffronto tra i due sistemi pensionistici. Raffronto che vi proponiamo invitandovi alla lettura dei post pubblicati sul blog della Rete.

INPS-INPGI: NORMATIVE A RAFFRONTO