Coltivare Buone Relazioni
nell'Era della Connessione Costante
SI E' CHIUSA CON SUCCESSO LA 36.MA EDIZIONE della convention annuale DEI SOCI ascai.
RELATORE D'ECCEZIONE, IL FILOSOFO BRUNO MASTROIANNI HA GUIDATO I COMUNICATORI
DI GRANDI AZIENDE ITALIANE VERSO LA RISCOPERTA DI UN GIUSTO RAPPORTO
TRA CONTENUTO E RELAZIONE NELLA COMUNICAZIONE DIGITALE
Il nuovo status di ‘connessione costante’ non sembra più un’emergenza, quanto piuttosto un contesto divenuto ormai fisiologico. E al di la dei successi acquisiti dalla comunicazione aziendale in questo lungo periodo dominato dall'emergenza pandemica, i comunicatori di grandi imprese riuniti da Ascai a Fiesole il 16 e 17 settembre hanno riflettuto sugli effetti dell'accelerazione digitale sul sistema delle relazioni umane all'interno delle imprese.
Grazie alla sua lectio magistralis e soprattutto al confronto diretto con i partecipanti, il filosofo Bruno Mastroianni ha offerto spunti e concreti suggerimenti sulla strada da seguire per liberarsi di vecchi schemi analogici che non aiutano a costruire un efficace rapporto tra contenuto e relazione interpersonale quando interagiamo senza la presenza fisica.
Di solito ci soffermiamo molto sull'overload informativo, quando invece occorrerebbe una riflessione sulla triplice dimensione del sovraccarico a cui siamo sottoposti: di informazioni si, ma anche di valutazioni da parte degli altri e di confronti/discussioni. Per ognuno di questi vanno tuttavia analizzate le caratteristiche, gli effetti sulle relazioni, mettendoli in rapporto tra loro e spiegando in modo molto concreto come siano compenetrati e interdipendenti.
Questo ha fatto Mastroianni nella parte centrale e consistente del suo intervento, dedicato alla pragmatica della comunicazione umana applicata al digitale.
Una disamina puntuale su come cambia il rapporto tra contenuto e relazione, come si complicano certe cose quando interagiamo senza la presenza fisica. Ma anche, cosa succede al contesto e alle nostre identità quando non siamo in presenza e cosa accade al tempo e allo spazio della comunicazione. E ancora, il linguaggio: come si modifica a seconda della piattaforma scelta e del contesto comunicativo; il peso degli impliciti e dei non-detti, da imparare a gestire sempre meglio.
Insomma l’importanza delle parole nel digitale e l'imparare a scegliere bene il tipo di contesto per stabilire una comunicazione che alimenti relazioni significative.
La lectio magistralis e il successivo confronto tra i presenti a Fiesole, che darà luogo prossimamente alla edizione di un documento finale, sono stati preceduti da quattro best practice di comunicazione interna raccontate da Alessandra Cappello (Unipol Sai), Fulvia Brignolo (Stellantis), Ornelia Narcisi (Poste Italiane) e Giorgio Agagliati (Intesa Sanpaolo).